Intervento economico rivolto a persone con gravi problemi di salute mentale in carico al Dipartimento di salute mentale e al Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito territoriale Carso Giuliano, finalizzato a realizzare progetti sperimentali.
Articolati su tre assi di intervento – casa e habitat sociale, lavoro e formazione professionale, socialità e affettività – tali progetti devono avere le seguenti caratteristiche:
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essere rivolti a persone in situazione di gravità soggettiva e di deprivazione delle risorse di contesto;
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aver concordato un progetto integrato con il Dipartimento di Salute Mentale (DSM), il SSC e il Distretto sanitario;
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essere sostenuti da un finanziamento congiunto sociosanitario, risultante dalla quota di FAP messa a disposizione dal SSC dell’Ambito territoriale Carso Giuliano e una quota di pari ammontare messa a disposizione dall’ASU GI;
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essere realizzati attraverso il coinvolgimento degli utenti, delle famiglie nonché delle risorse dell’associazionismo e dell’imprenditoria sociale;
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essere orientati all’effettiva riabilitazione e inclusione sociale delle persone coinvolte.
Modalità di accesso
Le persone che, per la loro condizione di non autosufficienza, non possono provvedere alla cura della propria persona e mantenere una normale vita di relazione senza l’aiuto determinante di altri (tutore, curatore, procuratore, amministratore di sostegno, genitore di minore, familiare o convivente, civilmente obbligato) rappresentano i loro bisogni assistenziali al SSC o al Centro di salute mentale che predispongono dei progetti personalizzati di intervento.
Tali progetti possono beneficiare dei FAP se prevedono la compresenza di almeno due delle seguenti condizioni:
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difficoltà nel proprio accudimento;
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insufficiente o inadeguata rete familiare e problematicità nelle relazioni familiari;
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isolamento sociale derivante da una debole o inadeguata rete extra familiare;
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impossibilità di fruire di un’abitazione propria o di terzi o presenza di condizioni abitative degradate;
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difficoltà di inserimento lavorativo, anche protetto o ad alta protezione;
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risorse economiche proprie o della famiglia ritenute insufficienti;
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uso di sostanze psicotrope;
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presenza di ripetuti trattamenti sanitari obbligatori o periodi di permanenza prolungata in strutture residenziali;
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situazioni complesse di dimissioni da istituti, quali ospedale psichiatrico giudiziario e carcere;
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rischio immanente di grave rottura sociale o reato.
La progettualità viene definita dall’equipe multiprofessionale che si occupa del caso. Non possono essere ammessi al beneficio progetti che prevedano l’inserimento in strutture residenziali.
Il beneficio ha durata triennale e può essere prorogato di un anno per un massimo di quattro volte.
Standard di qualità
Rispetto degli standard di intervento previsti nel protocollo interistituzionale (SSC – DSM).
A chi rivolgersi
Gli assistenti sociali svolgono attività di segretariato rivolto all’area adulti presso gli uffici del SSC.
Gli orari e le sedi degli uffici sono riportati nell’allegato alla presente Carta dei Servizi e sui siti web dei Comuni dell’Ambito.